Moscato d’Asti D.O.C.G.
TIPOLOGIA: Vino bianco dolce.
DENOMINAZIONE: Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) dal 1994, già Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) nel 1967. Nella tipologia “Moscato d’Asti – tappo raso” come previsto dal disciplinare di produzione.
VITIGNO: 100% Moscato Bianco.
ZONA DI PRODUZIONE: Comune di San Marzano Oliveto (Provincia di Asti, Piemonte).
STORIA: L’uva moscato è sicuramente una fra le più antiche del bacino del mediterraneo. Conosciuta già dai greci con l’appellativo di Anathelicon Moscethon, ebbe con i romani una forte diffusione in tutto l’impero sotto i nomi di Apinae, Muscatellum, Moscado e Muscus, diventando la materia prima per la produzioni di vini da accompagnare alle loro copiose libagioni. Durante il XVI secolo questo vitigno ebbe un’enorme diffusione in Italia, soprattutto nella zona a cavallo fra le Langhe e il Monferrato, che sarebbe divenuta la sua terra d’elezione. Intorno alla fine del XIX secolo la vinificazione del moscato intraprende due percorsi distinti ma paralleli: da un lato, la strada tradizionale del vino da dessert, profumato, delicato e dalla leggera effervescenza, prodotto da piccole e medie aziende sotto la denominazione Moscato d’Asti. Dall’altro la nuova via, quella dell’Asti, ovvero di un vino spumante dolce e frizzante ottenuto dal mosto, che segnerà la fama e il successo delle grandi ditte spumantiere piemontesi quali Martini & Rossi, Cinzano, Gancia e altre, che diventeranno vere icone del Made in Italy nel mondo.
VINIFICAZIONE: I moscati appena raccolti giungono ancora integri in cantina, dove vengono immediatamente diraspati e pigiati attraverso l’utilizzo di moderni macchinari che permettono di separare i raspi dagli acini e dalla buccia, dove sono contenute le parti più nobili ed aromatiche del grappolo. Il mosto fiore ottenuto dalla pressatura a basse atmosfere viene raffreddato fino a raggiungere la temperatura di 0° C e filtrato, ed è così mantenuto fino a un mese prima dell’imbottigliamento. A questo punto viene consentita una lenta fermentazione fino al raggiungimento della gradazione desiderata (intorno a 5% – 5,5% vol.).
AFFINAMENTO: Questo tipo di vino non prevede alcun processo d’affinamento.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE: Presenta un colore giallo paglierino più o meno intenso. Il profumo risulta muschiato e nel bicchiere ricorda l’uva appena raccolta. Il gusto è dolce, aromatico e frizzante, il tutto unito a un basso contenuto alcolico e ad una acidità mai molto elevata, che conferisce al prodotto una piacevole freschezza.
VITA MEDIA DEL VINO: Vino giovane da consumare preferibilmente nei primi 3 anni di vita.
ABBINAMENTI GASTRONOMICI: Essendo un vino da dessert, il suo abbinamento ideale è a fine pasto con la frutta, i formaggi e la pasticceria sia fresca che secca. Ottimo soprattutto con i dolci a base della prelibatissima Nocciola Tonda Gentile delle Langhe. Servito fuori pasto, come l’Asti è un compagno ideale di momenti di festa, e può essere utilizzato sia come vino da aperitivo che come base per la creazione di cocktail al gusto di arancia, limone, fragola e pesca.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: Va servito fresco (6°C – 8° C) ma non ghiacciato.
GRADAZIONE ALCOLICA: Il disciplinare di produzione prevede un minimo di 4,5 % vol. Poiché la fermentazione di questo vino si può controllare e bloccare con la refrigerazione, si può imporre una specifica gradazione alcolica a seconda delle strategie aziendali adottate: a una minore gradazione alcolica corrisponde infatti una maggiore dolcezza. Il Moscato d’Asti dei Sobrero tende ad essere più alcolico (intorno ai 5 – 5,5 % vol.) per evitare un vino troppo stucchevole.
CONTENUTO: Bottiglia da 75 cl.